giovedì 25 ottobre 2012

Gioco a fingere di essere quel che sono... Freud mi fa un baffo.

Che io non sia costante, ormai, penso ve ne siate resi conto un po' tutti, però, davvero, non è colpa mia.

Ultimamente ho iniziato ad unirmi a gruppi di giocatori di ruolo che si trovano, ogni tanto, da qualche parte e si fingono vampiri secondo le regole di un gioco chiamato "Vampire the masquerade".
E' divertentissimo.

Ci sono queste svariate linee di sangue (stirpi di vampiri) ognuna con dei poteri specifici (molto limitati rispetto alla realtà, a dire il vero) ed un giocatore ne sceglie una e si crea un personaggio da interpretare durante queste sessioni, vestendosi e truccandosi secondo i dettami dell'immaginario collettivo sul vampiri, quindi, facce bianche, occhiaie, mantelli, pezzi di carne putrescente... i Tradizionalisti sono sempre i più famosi (continuo a preferirli a quei cosi che brillano al sole -.-).Io mi diverto tantissimo a questo gioco perchè è una sfilata di maschere degna delle attenzioni di un bravo sociologo.
Io, vampira, mi fingo umana per poter giocare a fingere di essere una vampira. E' una figata, e passatemi il termine plebeo.

Quando si gioca sono sempre eccitata come una bimba e mi preparo con cura. Ho scelto di interpretare una Malkavian, una linea di sangue di vampiri pazzi con delle turbe psichiche che manipolano la mente altrui facendoli impazzire.
La mia malkava si chiama Eva ed Agatha perchè è una fanciulla schizofrenica con una doppia personalità. Il corpo, in realtà, è quello di Eva ed Agatha, la sua gemella, è morta la stessa notte in cui Eva è diventata vampira. Eva tanto apposto non era nemmeno prima e il trauma l'ha portata a credere di essere ogni tanto se stessa ed ogni tanto la gemella.
Lì dove Eva è paziente, elegante, colta e diplomatica, Agatha è una scapestrata, ex drogata, ex prostituta, afflitta da manie ossessivo compulsive, violenta e sboccata.
Per rendere anche visivamente la cosa mi sono fatta un costume bellissimo. Parrucca bionda, un caschetto curatissimo, per metà, spuntoni tagliati male e multicolor per l'altra. Trucco curato ed elegante s metà viso, tutto nero e sbavato per l'altra.
Per il vestito ho preso un tubino nero e metà l'ho straccita, tagliata e riempita di borchie e spille da balia e per le scarpe... sono orgogliosa di me. Tacco a spillo 10 per Eva, anfibi metal stile con dieci centimetri di zeppa per Agatha.

Non smetto di compiacermi per la mia genialità.


In ogni caso, ovviamente, non è solo per quello che non vi scrivo da un po', miei dolci umani, ma questa è un'altra storia e mi impegno di narrarvela il più presto possibile.